Fuksas alla Casa dell’Architettura


Roma, 21 mag (Velino) - Domani a Roma alla Casa dell’Architettura, a partire dalle 20, si terrà la seconda edizione de “Salon de la Cite” sul tema “A 100 anni dal Futurismo quale futuro per Roma e Parigi?”. Una serata per riscoprire come il destino delle due capitali, dopo il Novecento consacrato dal futurismo alla modernità, sia intessuto di eventi e vite connesse all’arte, alla storia e al costume, ma soprattutto ai rapporti sociali e professionali, allo scambio di intelligenze, ai simultanei, a volte divergenti a volte similari, approcci al futuro; alle sfide per conquistare l’eccellenza nella cultura e nello stile, nella qualità della vita. A fare gli onori di casa saranno il presidente dell’Ordine degli architetti Ppc di Roma, Amedeo Schiattarella e il consigliere culturale della ambasciata di Francia, Bruno Aubert. Illustri aficionados di entrambe le città, Corrado Augias, Massimiliano Fuksas, Renato Nicolini, Michel Cantal-Dupart, Jacqueline Risset, racconteranno le vite parallele delle due capitali “euro-latine”, dialogando su soluzioni amministrative, cronache, programmi e realizzazioni, aneddoti. Sullo schermo una “Aerolettura simultanea” (visione satellitare, alla stessa scala dimensionale), dell’Urbe Capitolina e della Ville Lumiere per definire il concetto di città come fenomeno simultaneo, dove tutto è degno di essere osservato, studiato e migliorato, senza attenzioni elitarie su alcune opere o alcune epoche in particolare.

In apertura Fuksas illustrerà lo stato dei lavori della “Nuvola” il nuovo centro congressi all’Eur. A seguire l’’intervento di Michel Cantal-Dupart, architetto francese attivo nello studio di Jean Nouvel, incentrato sul piano ventennale avviato dal presidente Sarkozy per ridisegnare la grande capitale francese, al quale egli è stato chiamato a collaborare. Corrado Augias darà la cifra della fortuna e della immagine letteraria delle due città nel tempo, insieme a Jacqueline Risset, scrittrice, poetessa e docente di letteratura francese all’università La Sorbonne di Parigi e a Roma Tre, direttrice del Centro Studi Italo-Francesi. La carrellata di immagini, prese in tre momenti storici per le due capitali (1900-1950-2000), farà da commento visivo e contrappunto al “Monologo futurista” di Renato Nicolini. Sullo schermo passeranno vedute rare e sorprendenti, alcune anche molto interessanti. Rivelatrici di insospettabili analogie tra spazi di solito univocamente percepiti come diversi, quali La Defense e l’Eur. Obiettivo dell’incontro, immaginare quale dovrebbe essere nei prossimi decenni il livello di qualità urbana a Roma e Parigi. Quanto si debba spendere in termini di equa distribuzione dei servizi, efficienza del trasporto pubblico, facile viabilità e diffusa alta qualità architettonica, sia estetica che tecnica, della edilizia abitativa e delle infrastrutture, in centro come in periferia. Al centro del dibattito una domanda: la risoluzione dei temi caldi dell’urbanistica di oggi caratterizzerà il futuro di queste due metropoli? Una sfida che passa dalla riconquista sociale dello spazio pubblico e da una nuova sinergia tra mobilità materiale e immateriale; che comprende la rigenerazione dei tessuti residenziali, a cominciare dai singoli edifici, la riqualificazione dei centri storici e del patrimonio architettonico e paesistico, la governance del territorio. Fonte ilvelino.it

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