ICI SU RINNOVABILI - TASSA PER EOLICO E FOTOVOLTAICO

(ANSA) - ROMA, 27 MAG - Oltre alle questione burocratiche legate all'iter di autorizzazione, le fonti di energia rinnovabile avrebbero anche un altro problema: dover pagare l'Ici. La tassa che abitualmente si paga sugli immobili riguarderebbe soprattutto gli impianti eolici e fotovoltaici, considerati alla stregua di opifici in categoria D1. A deciderlo, l'Agenzia del territorio (con risoluzione n. 3 del 2008) sulla base di una disciplina catastale del 1949.

Una situazione analoga a quella delle centrali idroelettriche. A denunciare, per esempio, il pagamento di 150.000 euro all'anno di Ici per impianto eolico da 36 Mw, e' l'amministratore delegato di Unendo energia, Enrico Bruschi, nel corso del Forum Qualenergia oggi a Roma. ''Il comune - spiega Bruschi - vuole l'imposta che va a sommarsi alle royalties per aver accettato di ospitare l'impianto nel proprio territorio''. Per determinare la tassa, dice Bruschi, ''si e' risaliti al valore catastale in base all'investimento, con un'attualizzazione a un certo anno, che e' diventata la base su cui si paga tra il 5 e il 7 per mille''. A Bologna, pero', Unendo energia, come conferma Bruschi, puo' investire in eolico senza pensare all'Ici: una sentenza di gennaio 2009 della Commissione tributaria provinciale esclude dal pagamento dell'Ici gli impianti eolici, inquadrabili nella categoria catastale E, cioe' immobili con destinazioni speciali e di pubblico servizio, pertanto esenti da Ici. Per il fotovoltaico a terra, la questione, tutt'ora in discussione, sembra aperta. continua su ansa.it

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