I beni culturali di interesse religioso


Il patrimonio culturale italiano è costituito per l'80% da beni che hanno rilevanza religiosa.
Il solo patrimonio culturale ecclesiastico cattolico è composto da: 95.000 chiese parrocchiali, sussidiarie o di altra destinazione; 1.500 monasteri; 3.000 seminari, sacri monti, palazzi ecclesiastici, case di spiritualità; 5.500 biblioteche di cui soltanto 1.496 inventariate; oltre 27.000 archivi ecclesiastici; 605 musei ecclesiastici. Senza contare gli innumerevoli beni mobili (quadri, statue), gli arredi e le suppellettili sacre, a volte di enorme pregio artistico. Inoltre, a questi dati, vanno aggiunti quelli di altre confessioni, tra cui spiccano i beni culturali ebraici, infatti esistono numerose sinagoghe di indubbio pregio artistico e 12 musei di fede e cultura ebraica.

la tutela e valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici nel nostro Paese sono integralmente competenza dello Stato. I beni culturali ecclesiastici costituiscono sia per la Chiesa che per l'Italia una importante possibilità economica. Il nostro patrimonio storico e artistico ecclesiastico rappresenta una potenziale risorsa capace di portare una presenza turistica qualitativamente elevata e non necessariamente stagionale. Il turismo culturale come alternativa al superato turismo balneare rappresenta la nuova frontiera del terzo millennio.
Quello costituito dai beni ecclesiastici è, insomma, un grande giacimento artistico e culturale ancora troppo trascurato.

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