Liguria Piano casa a tempo


Ventiquattro mesi di tempo, poi si torna allo status quo: ieri la giunta regionale ha varato il piano casa per recepire l'intesa con il governo, che prevede la possibilità di ampliare le costruzioni esistenti. Il testo di legge presentato dal presidente Claudio Burlando e dall´assessore all'Urbanistica, Carlo Ruggeri, prevede un meccanismo a tempo. «Poiché il provvedimento nasce nella logica dell´impulso all'economia - ha spiegato il presidente Burlando - avrà valore per due anni». Significa due anni di tempo per iniziare i lavori. La proposta che ora verrà trasmessa al consiglio regionale e che dovrebbe essere esaminata entro settembre, cerca di adattare al territorio ligure le due possibilità previste dal governo: allargare del 20 per cento i volumi esistenti e aumentarli del 35 per cento se si tratta di una demolizione e ricostruzione.

«Rispetto all'intesa tra Regioni e governo, noi abbiamo deciso di introdurre parametri ambientali e di equità», ha spiegato l'assessore Ruggeri. Il piano casa in Liguria vale solo per i volumi entro i mille metri cubi, che tradotto in metri quadri significa spazi di 300 metri tutto compreso. Le possibilità di aumentare gli ingombri saranno superiori per gli appartamenti piccoli (più 30 per cento per le case fino a 75 metri quadri) e diminuiranno mano a mano che aumenterà il volume, fino ad arrivare ad un più 10 per cento per le case oltre i 500 metri cubi. Potranno usufruire della possibilità di accrescere i volumi, le case di civile abitazione e gli edifici destinati ad uso socio-sanitario e socio-educativo. Restano esclusi gli edifici abusivi o che abbiano già usufruito di un condono, i centri storici, le aree demaniali, gli edifici di pregio vincolati come beni culturali. Nei Comuni costieri, l'aumento dei volumi sarà possibile solo nelle zone non protette dai piani paesistici.

E i parchi? «Sono esclusi il parco delle Cinque Terre e il parco di Portofino. Per i parchi dell'entroterra diciamo che il c'è la facoltà di applicare la legge. Abbiamo preferito che sia il singolo ente a decidere, perché nell´entroterra può trattarsi di agevolare la permanenza dei residenti». Quanto alla possibilità di aumentare del 35 per cento i volumi nel caso di demolizioni e ricostruzioni, «varrà solo per le strutture che i Comuni giudicheranno "incongrue": si potrà demolire e ricostruire altrove, per sostituire gli immobili che rappresentano un pericolo per l´incolumità, rischio idrogeologico, degrado».

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