La Finanziaria 2010: No al 55% delle detrazioni fiscali per il risparmio energetico?

Da quanto si apprende leggendo varie info pubblicate nei siti e blog sembrerebbe che non si potrà più richiedere le detrazioni fiscali del 55% per lavori in edilizia indirizzati al risparmio energetico.
Secondo Realacci, responsabile ambiente del PD: «Il bonus del 55% è stata una misura che ha ottenuto degli effetti ingenti e importanti. Lo hanno utilizzato centinaia di migliaia di famiglie e ha messo in moto un volano di affari superiore ai 3 miliardi di euro che ha favorito l'emersione del sommerso e l'attivazione di una nuova economia.
È un colpo anche per il sistema delle piccole e medie imprese».
per quanto ne so, il colpo ad usufruire del 55% lo si è già dato quando si voleva rendere obbligatoria la richiesta al bonus preventiva, cioè quando si pensava di stabilire un tetto finanziabile superato il quale le domande in eccesso non sarebbero più state agevolate dal "bonus". Accantonata l’ipotesi del tetto massimo, l’istanza all’Agenzia delle Entrate è stata trasformata in una “comunicazione”, ma solo per le spese a cavallo tra due anni ed è stato fissato in cinque anni il periodo su cui spalmare la detrazione delle spese del 2009 e 2010.
I vari piani casa per incentivare la ripresa economica del paese hanno scelta la via del risparmio energetico aumentando la cubatura per le costruzioni che seguono tale criterio.
Una situazione degna di chi da una parte da e dall'altra crea scompiglio e ansia fra gli stessi tecnici e operatori i quali non sanno più consigliare la scelta più adatta e rassicurare sul buon fine della pratica.
Credo che anche i vari "Piano casa" saranno di difficile attuazione troppi cavilli e incertezze nel modo di procedere almeno per quel che riguarda il settore privato, che invece dovrebbe essere il volano dell'economia.
La ristrutturazione

Chi decide di ristrutturare casa può continuare ad usufruire le agevolazioni Irpef, stabilite nelle precedenti manovre finanziarie: detrazione fiscale del 36% fino al limite massimo di spesa di 48.000 euro per ogni immobile sul quale vengono eseguiti gli interventi, da suddividere in dieci anni, che scendono a 3 anni per gli over 75.
Si ricorda inoltre che è possibile beneficiare dell'Iva al 10% sui lavori di recupero del patrimonio edilizio, mentre per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, l'Iva è del 20%.

Per fruire della detrazione del 36% i contribuenti sono tenuti ad inviare con raccomandata, prima dell'inizio dei lavori, una comunicazione di inizio lavori (redatta su apposito modello reperibile presso gli uffici locali dell'Agenzia delle Entrate o nel sito internetwww.agenziaentrate.gov.it.

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