Costruzioni a rischio cemento impoverito la vita dei cittadini vale meno di un sacchetto di cemento per qualcuno.

Le imprese che si aggiudicavano gli appalti pubblici nella Sicilia orientale non avevano possibilità di scelta: la mafia imponeva loro l'impiego del calcestruzzo prodotto esclusivamente dalla Calcestruzzi Spa. Cemento impoverito, e secondo gli inquirenti il sodalizio criminale tra le sette aziende sequestrate con i dipendenti della Calcestruzzi era finalizzato all'alterazione dei dati di gestione e produzione del calcestruzzo. E' questo il quadro che emerge dalle indagini svolte nell'ambito dell'operazione "Doppio colpo", che ha portato all'arresto di 14 persone tra Sicilia, Lazio e Lombardia. In manette sono finiti boss legati a Cosa nostra, dirigenti ed ex impiegati della Calcestruzzi Spa che, in base alle ricostruzioni della Dda di Caltanissetta, avrebbero operato fianco a fianco per consentire l'espansione dell'azienda bergamasca sino a farle ottenere il vero e proprio monopolio sul mercato della Sicilia orientale.
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