Cosa sono i PRUSST "Programmi di Riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile del Territorio"

Cos'è un PRUSST


I PRUSST sono i nuovi "Programmi di Riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile del Territorio" promossi dal Ministero dei Lavori Pubblici (ora Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) con decreto ministeriale n.1169/1998 con l’obiettivo di realizzare, all’interno di quadri programmatici organici, interventi orientati all’ampliamento e alla riqualificazione delle infrastrutture, del tessuto economico-produttivo, dell’ambiente, dei tessuti urbani e sociali degli ambiti territoriali interessati; rappresentano la nuova fase di programmazione e riqualificazione territoriale che nasce dall'esperienza dei programmi di riqualificazione urbana.

Una loro "caratteristica" è quella di ordinare sul territorio gli interventi previsti da altre iniziative avviate sulla base degli strumenti della programmazione negoziata (patti territoriali, contratti d’area…).

Questi nuovi programmi riguardano ambiti territoriali, di dimensione sub-regionale, provinciale, intercomunale, comunale, individuati sulla base delle caratteristiche fisiche, morfologiche, culturali e socio-economiche; si propongono di favorire:

la realizzazione, l'adeguamento e il completamento di attrezzature sia a rete che puntuali, di livello territoriale e urbano, in grado di promuovere e di orientare occasioni di sviluppo sostenibile sotto il profilo economico, ambientale e sociale, garantendo l'aumento di benessere della collettività;

la realizzazione di un sistema integrato di attività finalizzate all'ampliamento e alla realizzazione di insediamenti industriali, commerciali e artigianali, alla promozione turistico-ricettiva e alla riqualificazione di zone urbane centrali e periferiche interessate da fenomeni di degrado.

Gli assi prioritari di intervento dei programma riguardano:

interventi pubblici e di interesse pubblico di dimensione e importanza tale da rappresentare una precondizione per progetti di investimenti o di maggiore produttività per operatori pubblici e privati.
Gli interventi sono riconducibili, in via esemplificativa:

al sistema stradale, ferroviario, aeroportuale, portuale, energetico, idrico, delle telecomunicazioni nonché alle opere necessarie per la difesa del suolo;

ai porti, agli aeroporti, agli interporti, agli scambiatori di modalità e alle interconnessioni delle reti con il sistema urbano;

a interventi di rilevanza tale da costituire poli di attrazione quali: sedi di tribunali, strutture ospedaliere, università, centri congressuali, strutture polifunzionali per lo sport, il turismo e il tempo libero, ecc.

interventi finalizzati a favorire lo sviluppo locale e la valorizzazione del capitale fisso sociale, anche mediante una adeguata collocazione rispetto alle attrezzature a rete e a quelle puntuali, quali, ad esempio:

opere di urbanizzazione primaria a servizio di aree produttive o di quartieri degradati;

opere di urbanizzazione secondaria di livello almeno urbano;

realizzazione e riqualificazione di insediamenti produttivi in grado di promuovere lo sviluppo, l'innovazione e la competitività tra imprese anche attraverso la diffusione di nuove tecnologie;

realizzazione e recupero di edilizia residenziale al fine di innescare processi di riqualificazione fisica e sociale dell'ambito considerato;

gestione di attività no-profit;

ristrutturazione di edifici di rilevante valore storico-artisitico, sviluppo di artigianato tipico, riconversione di complessi industriali con valenze culturali anche da destinare ad altri usi.

interventi complementari a quelli di cui alla lettera a).

azioni e iniziative finalizzate a favorire lo sviluppo dell’occupazione, la formazione professionale e più vantaggiose condizioni del credito.

I programmi possono essere attivati in tutte le aree del Paese e gli ambiti territoriali a cui fare riferimento sono:

i sistemi metropolitani caratterizzati dal deficit infrastrutturale relativo alla gestione dei grandi bacini di mobilità e dalla criticità delle interconnessioni tra nodi dei sistemi di trasporto internazionali, nazionali e interregionali;

i distretti insediativi che richiedono una migliore strutturazione della loro articolazione infraregionale, rafforzando le relazioni di complementarità e sinergia tra i singoli centri ricompresi nei suddetti distretti;

il sistema degli spazi di transizione e integrazione tra i sistemi urbani e i sistemi infrastrutturali del territorio e le reti dei centri;

il sistema delle attrezzature sia a rete che puntuali di livello territoriale e urbano.
PRUSST: areaurbana di Ancona

Commenti