PERIFERIE: RIFARE LE CITTÀ

"Rifare le città d'Italia togliendo le brutture ha un'importante funzione sociale ed economica". E' quanto sostiene Dino Piacentini, presidente dell'Aniem, l'Associazione nazionale delle pmi edili aderente alla Confapi, che vede negli interventi di demolizione delle periferie italiane degradate un' opportunità di rilancio per il paese. "Gli interventi di ricostruzione - prosegue Piacentini dopo le parole del sindaco di Roma Gianni Alemanno e le dichiarazioni del sindaco Moratti - darebbero un forte impulso all'economia e sarebbero un toccasana per il settore edilizio, un sollievo dalla crisi". L'Aniem chiede quindi "una nuova normativa, che consenta agli amministratori locali di decidere in base alle esigenze delle singole realtà, ma con determinate condizioni: risparmio energetico, moderne tecnologie e sviluppo verticale, così da liberare il più possibile le aree sociali e non consumare ulteriore territorio".Secondo Piacentini infatti "è fondamentale destinare grande spazio alle aree comuni, costruendo superfici socialmente utilizzabili come parchi, giardini, servizi di quartiere.
L'Italia ha bisogno di proposte innovative, ed è necessario utilizzare le moderne tecnologie per un'edilizia sostenibile, che preveda case con pannelli solari e pale eoliche". Per questo l'Aniem lancia un appello agli architetti, chiedendo "progetti innovativi, che darebbero ulteriore respiro al settore. Sono infatti di pochi giorni fa i dati sempre più allarmanti della crisi. L'attività edilizia e' sprofondata a -18,1% rispetto ai livelli pre-crisi e ora, accanto alla stretta del credito, e' allarme per l'allungamento fino a 90 giorni dei ritardi dei pagamenti". "Si tratterebbe di una scommessa molto importante - conclude Piacentini - ma che vale la pena di giocare. Le periferie italiane pullulano di veri e propri ecomostri, edifici invivibili e a volte pericolosi. Rivoluzioniamo l'urbanistica per dare una nuova immagine alle periferie italiane, consentire un recupero sociale e dare il via a un rilancio economico".

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