Lazio: i 10 punti del nuovo Piano casa

ROMA - Sostituzione edilizia attraverso la demolizione e ricostruzione, adeguamento sismico, premio di cubatura del 60%, housing sociale. Sono i punti cardine su cui si basa il nuovo Piano casa della Regione Lazio, illustrato all'Auditorium Conciliazione dall'assessore all'Urbanistica, Luciano Ciocchetti.
POLVERINI: "INIZIA UN NUOVO CORSO" - "Da oggi inizia un nuovo corso della Regione. Il nuovo Piano casa della mia Giunta rilancia l'occupazione e risponde alle esigenze del territorio". Così la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, dal palco dell'Auditorium della Conciliazione, alla giornata di confronto con gli enti locali su "Lavoro e territorio: il Lazio una regione solidale e partecipata". "La mia intenzione è quella di far partire dal Lazio un nuovo modello di governo- continua Polverini- è una sfida che abbiamo preso e gia' si vedono i primi risultati: abbiamo un ruolo di primo piano nella Conferenza delle Regioni, abbiamo lanciato il patto regionalizzato e daremo risposte sulla sanita'".
PIANO CASA, IL DOCUMENTO - Il documento si articola in 10 punti:
1 - Semplificare ulteriormente le procedure con l’utilizzo della Dichiarazione inizio attivita' (Dia) e si procederà con il permesso di costruire, per gli interventi più rilevanti, accelerando l’iter amministrativo attraverso conferenza servizi per raccogliere in un solo giorno tutti i pareri.
2 - Estendere la possibilità di intervento di ampliamento anche a tutti gli edifici ubicati in zona agricola consentendo così di ampliare, al massimo, di soli 62 metri quadrati, una casa senza incidere sul patrimonio ambientale, ma contribuendo fattivamente alla conservazione del patrimoni edilizio. Questo contrasterà l’abbandono.
3 - Escludere gli interventi sugli edifici situati in zone vincolate, salvo che gli stessi non risultino coerenti e compatibili con gli strumenti di tutela con l’ottenimento del nulla osta dell’ente preposto alla tutela.
4 - Estendere gli interventi alle zone di pregio ma escludendo dalle stesse l’applicazione della presente legge di modifica negli insediamenti urbani storici come individuati dal Ptpr. Garantendo così la piena tutela e la preservazione di tutte quelle aree di valore storico.
5 - Estendere gli interventi a tutti gli edifici a destinazione non residenziale dismessi favorendo la loro sostituzione attraverso la demolizione e ricostruzione con cambio di destinazione d’uso verso il residenziale destinandone il 30% all’housing sociale, all'edilizia universitaria e monetizzando il 30% ai Comuni al di sotto dei 50mila abitanti.
6 - Estendere gli interventi di ampliamento del 20% anche agli edifici di dimensioni maggiori ai 1000 metri cubi ma comunque entro un massimo di 200 metri cubi.
7 - Possibilità di sostituzione di interi condomini in stato di degrado favorita con il 60% della volumetria esistente a condizione che venga mantenuta almeno il precedente numero di abitazione in capo agli attuali proprietari.
8 - Per favorire l’adeguamento sismico degli edifici esistenti la legge di modifica prevede un incentivo fino al 35% della volumetria esistente.
9 - Semplificare e incentivare la formazione di programmi integrati tesi al riordino delle periferie e alla riqualificazione ambientale con particolare riguardo al litorale marino per restituire la fascia costiera alla naturale fruibilità attraverso premi di cubatura fino al raddoppio di quella esistente da edificare in altro sito.
10 - La sostituzione edilizia attraverso la demolizione e ricostruzione consentirà il rinnovo del patrimonio edilizio esistente con architettura bio sostenibile con il contenimento dei consumi energetici, materiali eco compatibili di nuova generazione evitando inoltre il consumo di ulteriore territorio.
1 ottobre 2010
Fonte «Agenzia Dire»  «www.dire.it»

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