Lazio: il NUOVO Piano casa, ottobre 2010

"Abbiamo approvato il Piano casa e lo stiamo sottoponendo alla presidenza del Consiglio Regionale" per il proseguimento dell'iter". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Renata Polverini nel corso del Convegno 'Lavoro e Territorio', che si è tenuto presso l'Auditorium della Conciliazione. Con questo atto Polverini sottolinea che "inizia un nuovo corso per mettere in marcia verso un nuovo sviluppo la Regione Lazio", rivendicando l'orgoglio di un lavoro svolto per il quale vuole "ringraziare tutti i protagonisti di questo nuovo corso".
L'assessore all'Urbanistica Luciano Ciocchetti ha poi illustrato i 10 punti contenuti nel nuovo piano, le cui parole d'ordine sono semplificazione, rilancio dell'edilizia, riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, riqualificazione delle periferie e meno consumo del terreno libero.
Il primo dei punti presentati riguarda la semplificazione delle procedure: basterà utilizzare la Dia (Dichiarazione inizio attività) per interventi fino a 500 metri cubi. Oltre, si procede con il permesso alla costruzione il cui iter amministrativo, attraverso la conferenza dei servizi, si vuole abbattere nei tempi raccogliendo in un solo giorno tutti i pareri. Viene poi estesa la possibilità di realizzare interventi di ampliamento anche agli edifici ubicati in zona agricola, consentendo un ampliamento massimo di 62 metri quadrati, a eccezione di quelli situati in zone vincolate non compatibili con gli strumenti di tutela per l'ottenimento del nulla osta.
Il piano prevede poi la possibilità di estendere gli interventi alle zone di centro storico urbanistico ma non all'interno dei confini dei centri urbani storici, e consente interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici dismessi per passare alla destinazione residenziale degli insediamenti, il cui 30 per cento dovrà essere destinato all'housing sociale. Vengono estesi al 20 per cento gli interventi di ampliamento anche agli edifici di dimensioni maggiori di mille metri cubi, ma comunque entro il massimo di 200 metri cubi.
Per favorire l'adeguamento sismico degli edifici esistenti si prevede un incentivo fino al 35 per cento della volumetria esistente. Guarda alla decementificazione delle aree costiere, lacustri e fluviali il provvedimento che assegna premi di cubatura fino al raddoppio degli edifici esistenti lungo queste aree, qualora si opti per il trasferimento in altro sito. Infine, le demolizioni e ricostruzioni consentite dal Piano consentiranno l'utilizzo di misure di bio-architettura, di materiali ecocompatibili e il contenimento dei consumi energetici. 
L'assessore all'Urbanistica ha voluto sottolineare come il Piano, prima della sua approvazione definitiva, potrà certamente accogliere suggerimenti e modifiche. "Noi non abbiamo scritto il Vangelo - conclude - e per questo abbiamo bisogno di confrontarci. Sentendo i sindaci e le categorie interessate sono convinto che sia possibile fare la migliore legge".
Il convegno è stato anche l'occasione per il presidente Renata Polverini di annunciare che gli aiuti della Regione verso "gli enti locali e le imprese non si fermano al patto regionalizzato, che si applica ai Comuni superiori ai 5 mila abitanti". Così "per i circa 250 Comuni sotto questa soglia stiamo mettendo in atto un intervento straordinario" che prevede da parte della Regione il pagamento "del 50 per cento dei residui in conto capitale dei piccoli comuni, per una spesa di 31,5 milioni. Il pagamento di tutti i residui correnti dei microcomuni, per una spesa di 2 milioni" e 8 milioni andranno "ai comuni capofila dei distretti sociali.
Infine, per sostenere e favorire gli artigiani e le piccole imprese del territorio la Regione pagherà tutte le fatture sotto i 5 mila euro. Si parla di circa 4 mila creditori per un totale attorno ai 10 milioni. Il provvedimento, una volta compiuti gli accertamenti del caso da parte della Ragioneria, potrà essere subito attivato.
Fonte: Regione lazio


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