Scia e responsabilità del professionista

La Scia (segnalazione certificata d'inizio attività), introdotta nella recente manovra finanziaria, porterà un'ulteriore semplificazione delle procedure edilizie, consentendo di avviare subito i lavori. 
La Dia (dichiarazione di inizio attività) è ora sostituita dalla Scia: mentre con la Dia si richiedevano 30 giorni di tempo per la verifica della documentazione prodotta, con la Scia invece l'interessato deve presentare all'amministrazione competente una semplice "segnalazione", accompagnata da autocertificazioni, attestazioni, asseverazioni di tecnici abilitati, nonché elaborati tecnici per consentire le necessarie verifiche. L'amministrazione ha 60 giorni di tempo per effettuare controlli (ed eventualmente bloccare i lavori).

La nuova norma è già in vigore, ma presenta ancora diverse incertezze applicative per le amministrazioni, che dovranno stabilire a quali tipologie di interventi applicarle. Il testo della norma esclude esplicitamente gli immobili e le aree sottoposte a vincolo paesaggistico, ambientale e culturale.
La Scia dovrebbe introdurre un'accelerazione per tutte quelle opere edilizie che oggi, con la dia, devono attendere 30 giorni prima di poter essere iniziate: sarà infatti possibile depositare la documentazione in comune e dare avvio immediato ai lavori. 
Benché il provvedimento possa essere immediatamente applicato, sarà necessario un periodo di assestamento durante il quale uffici pubblici, professionisti e imprenditori dovranno definire l'ambito di operatività della nuova procedura.


I professionisti devono utilizzare con cautela la nuova normativa, che assegna loro la piena responsabilità delle attestazioni e asseverazioni da produrre.

È opportuno inoltre sottolineare il ruolo di responsabilità e le sanzioni richiamate nel testo di legge (c.3 e c.6) per professionisti e soggetti che certificano, attestano e asseverano "stati, qualità personali e fatti" anche "sostitutivi all'acquisizione di pareri di organi preposti" (VV.FF, ASL, e conformità strutturali e impiantistiche).

Commenti

Anonimo ha detto…
Ma è corretto che un tecnico che ha ricevuto l'incarico di presentare un progetto per l'installazione di un ascensore chieda ai condomini consenzienti di pagargli le spese legali occorrenti nel caso in cui i condomini dissenzienti facciano causa?