Lavoro e sicurezza negli ambienti confinati: approvato decreto

Rafforzata la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che lavorano in luoghi caratterizzati da un rischio infortunistico particolarmente elevato, come silos, cisterne, cunicoli e simili con un regolamento varato dal Governo nel consiglio dei ministri del 5 maggio. Tra le misure: imposizione, alle imprese e ai lavoratori autonomi, che svolgano attività negli ambienti confinati, in aggiunta agli obblighi già gravanti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, dell’obbligo di procedere a specifica informazione, formazione e addestramento, anche per il datore di lavoro, sui rischi degli ambienti confinati e sulle peculiari procedure di sicurezza ed emergenza che in tali contesti debbono applicarsi; imposizione ai datori di lavoro delle imprese e ai lavoratori autonomi dell’obbligo di possedere dispositivi di protezione come maschere protettive, imbracature, rilevatori di gas, respiratori e dell’obbligo di predisporre il necessario addestramento;applicazione delle regole della qualificazione non solo nei riguardi dell’impresa appaltatrice ma anche nei confronti delle eventuali imprese subappaltatrici;obbligo di presenza di personale esperto, in percentuale non inferiore al 30% della forza lavoro, con esperienza almeno triennale in attività in “ambienti confinati”, assunta con contratti di lavoro subordinati o con altri contratti (in quest’ultimo caso certificati in base al decreto n. 267/03).

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