Giro di vite sugli abusi edilizi




Regione. In vigore da settembre la nuova legge - Abusi edilizi, più prevenzione e garanzie forti. Nel 2007 Lazio quarto per illeciti legati al ciclo del cemento. Giro di vite sugli abusi edilizi. Più prevenzione, poteri sostitutivi e un fondo per le demolizioni.


Il Lazio dichiara guerra all'abusivismo edilizio. La legge regionale 15/2008 («Vigilanza sull'attività urbanistico edilizia» pubblicata sul Burl n.31 del 21 agosto scorso) che entrerà in vigore da settembre segna infatti un punto di svolta nella tutela del territorio laziale.


Da tempo le cifre dichiaravano la necessità di uno strumento normativo per contrastare l'abusivismo. Gli ultimi dati pubblicati dalla Regione, riferiti al 2006, riportano 6.511 illeciti, con il territorio romano e la provincia di Latina a fare la parte del leone (rispettivamente 4.352 e 1.009). Cifre che pongono il Lazio al quarto posto - dopo Campania, Calabria e Puglia - a livello nazionale per numero di infrazioni nel ciclo del cemento (dagli appalti allo smaltimento dei materiali, passando per le edificazioni abusive): solo nel 2007 sono state 661, secondo l'ultimo Rapporto Ecomafia di Legambiente.


La stessa Legambiente ha contato 6mila costruzioni non registrate nel territorio della capitale. Ville, piscine, alberghi che non risultano sulle mappe catastali.


Illegalità diffusa contro cui la Regione ha da oggi nuovi poteri: potrà infatti esercitare il potere sostitutivo nei confronti di quei Comuni che, accertato l'abuso, si rendano inadempienti delle opere di demolizione. Ma sarà già dalla fase di prevenzione e vigilanza che cambieranno le regole del gioco.


Finora i dati raccolti dalla Regione venivano desunti dagli elenchi che i segretari comunali, trasmettono mensilmente sulla base dei rapporti delle forze dell'ordine. «La nuova legge invece - dice l'assessore all'urbanistica, Esterino Montino - dà alla Regione la possibilità di effettuare indagini sul territorio qualora denunce dei cittadini o rilievi aerei e satellitari facciano sospettare violazioni delle norme urbanistiche». Per meglio monitorare il fenomeno verrà inoltre creata una banca dati sull'abusivismo.


Accertato l'illecito bisogna intervenire. Finora il problema erano i soldi: «I costi di demolizione sono a carico del responsabile dell'abuso - spiega Montino - ma, in caso di inerzia, è il Comune a dover anticipare le somme necessarie».


Spese consistenti che non sempre i Comuni sono in grado di sostenere. Per questo la nuova legge istituisce il fondo regionale a rotazione che finanzia le attività di demolizione attraverso anticipazioni ai Comuni, a interessi zero, sui costi degli interventi per abbattere le opere abusive e ripristinare lo stato dei luoghi. «La Giunta regionale - aggiunge l'assessore - definisce le modalità di gestione del fondo, i criteri e le priorità per ripartire le risorse».


Ora la Regione ha le armi legislative per farsi garante della tutela del territorio e a Legambiente Lazio, dopo il successo ottenuto con l'abbattimento dell'ecomostro dell'isola dei Ciurli, sperano si proceda con altre "demolizioni eccellenti". Prime fra tutte. quelle di edifici costruiti in aree protette, le più tartassate da un abusivismo che si intreccia con la speculazione lì dove, in attesa di condoni o di pronunciamenti del Tar, si spera in un aumento del valore dell'immobile.


«Siamo di fronte a un abusivismo di lusso - dice Mauro Veronesi, responsabile territorio di Legambiente Lazio - che non ha nulla di quel carattere di necessità tipico dell'abusivismo popolare di una volta». Ne sono il simbolo i parchi di Vejo (dove nel 2007 sono già stati abbattuti 62 appartamenti abusivi) e dell'Appia Antica (anche questi in parte demoliti), martoriati da edifici irregolari.


Centrale è la prevenzione. «Una demolizione - spiega Veronesi - può costare 8 o 9 mila euro al metro quadro. E' una spesa che si potrebbe evitare: bisogna agire sopratutto sulle lottizzazioni abusive, per poter intervenire prima che su quei terreni sorgano degli edifici».
COSTRUZIONI FANTASMA - Nel territorio della capitale Legambiente ha contato 6mila manufatti non censiti: ville, piscine e alberghi assenti dalle mappe catastali 


Sotto la lente
661 - Violazioni. Tante sono state nel 2007 le infrazioni nel ciclo del cemento registrate nel Lazio da Legambiente 
4.352 - Gli abusi. Sono le violazioni edilizie nell'area romana censite dalla Regione, oltre 6.500 in tutto il Lazio 
8-9mila € - Il costo della demolizione. La spesa al metro quadro per abbattere le costruzioni abusive, a carico del responsabile dell'illecito 






di Maurita Cardone

da Il Sole 24ore Roma del 27.08.08

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