L'AQUILA: DALLE TRANSENNE ALLA CITTÀ


BEIRUT/L'AQUILA: DALLE TRANSENNE ALLA CITTÀ

 
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Fare parte di una città "distrutta" è qualcosa che segna profondamente. Vuol dire condividere la tragedia umana di ogni abitante, il presente e  il passato di queste città, e quella di uno spirito urbano in rovina . Ma lo sforzo per preservare le memorie, gli spazi pubblici, l'identità, mantiene sempre vivo uno spirito di ricostruzione, con atteggiamenti sempre diversi a seconda del  rapporto instaurato con la storia. Beirut e L'Aquila pongono importanti temi di riflessione mostrandoci scenari simili ma per qualche aspetto opposti. È un'opportunità di confronto sui principi universali e fondamentali che possono guidare il pensiero e gli interventi di gestione della distruzione e della ricostruzione degli spazi pubblici, a partire da temi chiave quali memoria e responsabilità.

Spaccati di vita tra i muri, scenari futuri di paure passate, volti, crepe come ferite. In un istante, il tempo di uno scatto, le città vivono la distruzione come germe della rinascita, nell'intreccio tra casa e strade. Come note libere le fotografie di Marco Manfredini e Pierluigi Caputo, leggere, sentono la gravità. Immagini e racconti, che si lasciano guardare e forse persino ascoltare.
 

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