ROMA (22 marzo) - Il piano casa che il governo varerà la prossima settimana sarà anche una risposta «all'architettura di stampo comunista» che ha pervaso l'urbanistica italiana nei decenni scorsi. Così il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ospite domenicale fisso di radio Rtl 102.5.
Rispondendo ad una domanda sui possibili rischi di abusi edilizi che potrebbero derivare dal piano messo in cantiere dal governo, Brunetta ha ricordato che «gran parte di questi architetti e urbanisti erano comunisti, di sinistra, ideologicamente orientati. Architetti che avevano una visione evidentemente deviante, fuori della tradizione italiana. Si rifacevano a modelli sovietici e il risultato sono stati i quartieri degradati che abbiamo oggi a Milano, a Palermo, a Roma, a Napoli. Insomma, anche qui - per Brunetta - c'è stata un'egemonia della sinistra comunista dal punto di vista dell' architettura e i risulti oggi sono sotto gli occhi di tutti. Se poi aggiungiamo i palazzinari che hanno completato i misfatti, il risultato è quello di avere oggi nelle periferie un' architettura brutta e pericolosa, perché si è costruito con cemento scadente e fragile. Insomma, non solo abbiamo periferie brutte ma anche pericolose. Oggi basta un'infiltrazione e cade tutto. L'occasione che abbiamo davanti con il nostro piano casa non significa solo ... continua su Messaggero.it
Rispondendo ad una domanda sui possibili rischi di abusi edilizi che potrebbero derivare dal piano messo in cantiere dal governo, Brunetta ha ricordato che «gran parte di questi architetti e urbanisti erano comunisti, di sinistra, ideologicamente orientati. Architetti che avevano una visione evidentemente deviante, fuori della tradizione italiana. Si rifacevano a modelli sovietici e il risultato sono stati i quartieri degradati che abbiamo oggi a Milano, a Palermo, a Roma, a Napoli. Insomma, anche qui - per Brunetta - c'è stata un'egemonia della sinistra comunista dal punto di vista dell' architettura e i risulti oggi sono sotto gli occhi di tutti. Se poi aggiungiamo i palazzinari che hanno completato i misfatti, il risultato è quello di avere oggi nelle periferie un' architettura brutta e pericolosa, perché si è costruito con cemento scadente e fragile. Insomma, non solo abbiamo periferie brutte ma anche pericolose. Oggi basta un'infiltrazione e cade tutto. L'occasione che abbiamo davanti con il nostro piano casa non significa solo ... continua su Messaggero.it
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