Il 12 maggio 2009 è stata presentata in pompa magna la relazione finale dei 53 esperti, divisi in cinque aree di lavoro, della Commissione Marzano che ha sfornato 139 idee per il futuro.
Innanzitutto cinque sono le ambizioni della Roma del futuro così come delineata dalla Commissione:
1) Una Roma policentrica con reti di trasporti più efficienti - La commissione parla di «crescita urbana policentrica, ma per raggiungere questo obiettivo occorre sviluppare reti di trasporto efficienti». Importante la nascita «di altri centri urbani, favorendo lo sviluppo delle aree più periferiche». Inevitabile un «decentramento delle attività direzionali verso assi ben precisi della città: il quadrante a Sud-Ovest, che già si caratterizza per la vocazione congressuale, e l’ex Sdo di Pietralata». Ciò consentirebbe di restituire al centro la vocazione culturale e turistica. E qualità della vita ai residenti.
2) Una città dei saperi e delle culture: formazione, ricerca, innovazione - E' indispensabile pensare al sistema universitario e a una conferenza romana dei rettori. «Per realizzare una dimensione internazionale delle Università romane occorrerebbero strutture residenziali». Di qui l’idea di tre nuovi campus. Un’altra proposta guarda alla forte vocazione per il cinema e la televisione: «Qui si propone di dare vita a un grande centro integrato per le professioni multimediali». Si parla anche di Design School e Città della Musica.
3) Turismo e sport: dalla moda agli stadi - La commissione invita alla diversificazione dell’offerta (giovani, congressi, crociere, festival, enogastronomia). Ma anche a pensare a un Polo internazionale dello spettacolo e della moda, al rilancio di Cinecittà, «alla costruzione di stadi polifunzionali oltre al potenziamento dell’offerta sportiva in periferia».
4) Città coesa e sociale: un aiuto per la spesa - Si propongono alcune idee contro il caro spesa: da una sorta di happy hour nei supermercati all’iniziativa “adotta una famiglia”. Si propone il trasferimento lungo il Gra delle strutture ospedaliere e un nuovo modello organizzativo dei Pronto soccorso.
5) Il rilancio del ruolo internazionale della capitale - La commissione ipotizza un ”piano strategico dell’innovazione”, lo sviluppo di Polo per l’Ingegneria aerospaziale nell’aeroporto militare di Guidonia e un Polo Industriale della Moda. Ancora: «Occorre favorire la crescita degli organismi internazionali già presenti sul nostro territorio» e attirarne altri.
Il sindaco Alemanno ha espresso la sua decisa volontà di coinvolgere tutta la città per arrivare al primo piano strategico. Entro la fine dell'anno il Sindaco intende arrivare alla definizione dei progetti, coinvolgendo anche l'opposizione, la Regione e la Provincia di Roma. "Ma le scelte - ha tenuto a precisare il primo cittadino - saranno fatte dal Consiglio comunale e dalla Giunta.
Favorevoli le prime reazioini dell'Acer, Confcommercio e degli albergatori. Critici i sindacati. Il segretario regionale del Pd Roberto Morassut ha dichiarato polemicamente: "Hanno ricalcato molte linee strategiche del centrosinistra.
Tra le proposte che hanno fatto più discutere quella di portare gli ospedali sul raccordo, lasciamo in Roma solo i punti di primo soccorso. E poi Ostia come Dubai: con la realizzazione di isole artificiali (anche se non con grandi e lussuosi hotel, semplicemente per contrastare l’erosione). Il consigliere regionale del Pd, Alessio D’Amato, ha dichiarato: «L’ipotesi di costruire nuovi ospedali sul Gra è veramente strampalata e senza nessun rapporto con la realtà. Dove si prenderanno le risorse economiche? Consiglio all’ex ministro Marzano di farsi una chiacchiera con il ministro Sacconi». fonte abitarearoma.net
Innanzitutto cinque sono le ambizioni della Roma del futuro così come delineata dalla Commissione:
1) Una Roma policentrica con reti di trasporti più efficienti - La commissione parla di «crescita urbana policentrica, ma per raggiungere questo obiettivo occorre sviluppare reti di trasporto efficienti». Importante la nascita «di altri centri urbani, favorendo lo sviluppo delle aree più periferiche». Inevitabile un «decentramento delle attività direzionali verso assi ben precisi della città: il quadrante a Sud-Ovest, che già si caratterizza per la vocazione congressuale, e l’ex Sdo di Pietralata». Ciò consentirebbe di restituire al centro la vocazione culturale e turistica. E qualità della vita ai residenti.
2) Una città dei saperi e delle culture: formazione, ricerca, innovazione - E' indispensabile pensare al sistema universitario e a una conferenza romana dei rettori. «Per realizzare una dimensione internazionale delle Università romane occorrerebbero strutture residenziali». Di qui l’idea di tre nuovi campus. Un’altra proposta guarda alla forte vocazione per il cinema e la televisione: «Qui si propone di dare vita a un grande centro integrato per le professioni multimediali». Si parla anche di Design School e Città della Musica.
3) Turismo e sport: dalla moda agli stadi - La commissione invita alla diversificazione dell’offerta (giovani, congressi, crociere, festival, enogastronomia). Ma anche a pensare a un Polo internazionale dello spettacolo e della moda, al rilancio di Cinecittà, «alla costruzione di stadi polifunzionali oltre al potenziamento dell’offerta sportiva in periferia».
4) Città coesa e sociale: un aiuto per la spesa - Si propongono alcune idee contro il caro spesa: da una sorta di happy hour nei supermercati all’iniziativa “adotta una famiglia”. Si propone il trasferimento lungo il Gra delle strutture ospedaliere e un nuovo modello organizzativo dei Pronto soccorso.
5) Il rilancio del ruolo internazionale della capitale - La commissione ipotizza un ”piano strategico dell’innovazione”, lo sviluppo di Polo per l’Ingegneria aerospaziale nell’aeroporto militare di Guidonia e un Polo Industriale della Moda. Ancora: «Occorre favorire la crescita degli organismi internazionali già presenti sul nostro territorio» e attirarne altri.
Il sindaco Alemanno ha espresso la sua decisa volontà di coinvolgere tutta la città per arrivare al primo piano strategico. Entro la fine dell'anno il Sindaco intende arrivare alla definizione dei progetti, coinvolgendo anche l'opposizione, la Regione e la Provincia di Roma. "Ma le scelte - ha tenuto a precisare il primo cittadino - saranno fatte dal Consiglio comunale e dalla Giunta.
Favorevoli le prime reazioini dell'Acer, Confcommercio e degli albergatori. Critici i sindacati. Il segretario regionale del Pd Roberto Morassut ha dichiarato polemicamente: "Hanno ricalcato molte linee strategiche del centrosinistra.
Tra le proposte che hanno fatto più discutere quella di portare gli ospedali sul raccordo, lasciamo in Roma solo i punti di primo soccorso. E poi Ostia come Dubai: con la realizzazione di isole artificiali (anche se non con grandi e lussuosi hotel, semplicemente per contrastare l’erosione). Il consigliere regionale del Pd, Alessio D’Amato, ha dichiarato: «L’ipotesi di costruire nuovi ospedali sul Gra è veramente strampalata e senza nessun rapporto con la realtà. Dove si prenderanno le risorse economiche? Consiglio all’ex ministro Marzano di farsi una chiacchiera con il ministro Sacconi». fonte abitarearoma.net
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