Joan Bassegoda i Nonell, "Gaudi', l'architettura delle spirito"


(AGI) - Roma 3 giu - "L'uomo si muove in un mondo a due dimensioni e gli angeli in un mondo tridimensionale. A volte, dopo molti sacrifici, dopo un dolore prolungato e lacerante, l'architetto arriva a vedere per alcuni istanti la tridimensionalita' degli angeli. L'architettura che nasce da questa ispirazione produce frutti che saziano generazioni". Sono parole del grande architetto catalano, Antoni Gaudi' Cornet che, non solo danno piena misura del suo genio e della sua ispirazione culminati nel "sogno di pietra" della Sagrada Familia, l'opera straordinaria cui consacro' la seconda parte della vita, ma che dovrebbero fugare per sempre le accuse di massoneria ed occultismo.

A questo proposito, nel rigoroso profilo tracciato da Joan Bassegoda i Nonell, "Gaudi', l'architettura delle spirito", ripubblicato in questi giorni dalle Edizioni Ares con nuovi e significativi argomenti sulla personalita' controversa di questo grande artista, una speciale attenzione viene prestata alla matrice cristiana della sua ispirazione. In particolare Bassegoda i Nonell , uno dei massimi esperti mondiali dell'opera di Antoni Gaudi' e direttore per un trentennio della Cattedra Gaudi' presso la Scuola di Architettura di Barcellona, scrive: "Scopo della sua opera era piu' la lode a Cristo che il risultato artistico della sua architettura. Parallelamente pero' si sviluppava una goffa corrente di pensiero, d'ispirazione laicista, agnostica e materialista, che ha preteso, infruttuosamente, di mettere Gaudi in relazione con l'empieta', l'occultismo e la massoneria, mostrando di voler ideologicamente ridurre cio' che fu un'esplosione di Fede e di Arte, ad un complesso di confuse definizioni, indimostrabili e gratuite". D'altronde qualche anno fa, nonostante il cantiere della Sagrada Familia fosse e sia ancora in piedi a piu' di 80 anni dalla sua morte, fu rifiutato un grosso finanziamento dei giapponesi per portare a termine l'opera in poco tempo. E questo per rispettare il desiderio dello stesso Gaudi' secondo cui il tempio doveva essere costruito con le offerte della gente. Ma il libro di Bassegoda i Nonell non trascura l'aspetto tecnico dell'architettura di Gaudi. Anzi la descrive con un linguaggio semplice e godibile grazie anche numerose foto che corredano il libro. continua su agi.it

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