La semplificazione delle procedure urbanistiche così come le facilitazioni per l'ampliamento delle abitazioni e degli edifici commerciali, artigianali e produttivi: è quanto prevede il piano casa varato dalla Giunta regionale della Valle d'Aosta.
"Abbiamo messo a punto - ha spiegato il presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta, Augusto Rollandin - un articolato che, in linea con gli indirizzi concordati con il Governo, salvaguarda la competenza legislativa primaria della Valle d'Aosta in materia urbanistica". Le indicazioni contenute "non sono temporalmente limitate e privilegiano misure durevoli nel tempo", ha aggiunto Rollandin.
Il disegno di legge, riguardante Misure per la semplificazione delle procedure urbanistiche e la riqualificazione del patrimonio edilizio regionale, composto da 12 articoli e proposto dall'Assessorato regionale all'ambiente e territorio, consente incrementi volumetrici del 20 per cento, rispetto agli indici di edificabilità, in deroga agli strumenti urbanistici generali e ai regolamenti edilizi. Nel caso dell'integrale demolizione e ricostruzione degli edifici, l'ampliamento consentito è del 35 per cento, a condizione che "si utilizzino criteri e tecniche di edilizia sostenibile, fonti di energia rinnovabile o misure di risparmio delle risorse energetiche o idriche".
Gli immobili destinati ad attività produttive, artigianali o commerciali potranno essere ulteriormente ingranditi (fino al 45 per cento degli indici urbanistici di zona), "qualora si ricorra a programmi integrati, a intese ed a concertazioni promossi dai Comuni". Sono esclusi dalle deroghe le aree di inedificabilità assoluta, gli edifici abusivi e con particolari vincoli. Fonte: regione.vda
"Abbiamo messo a punto - ha spiegato il presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta, Augusto Rollandin - un articolato che, in linea con gli indirizzi concordati con il Governo, salvaguarda la competenza legislativa primaria della Valle d'Aosta in materia urbanistica". Le indicazioni contenute "non sono temporalmente limitate e privilegiano misure durevoli nel tempo", ha aggiunto Rollandin.
Il disegno di legge, riguardante Misure per la semplificazione delle procedure urbanistiche e la riqualificazione del patrimonio edilizio regionale, composto da 12 articoli e proposto dall'Assessorato regionale all'ambiente e territorio, consente incrementi volumetrici del 20 per cento, rispetto agli indici di edificabilità, in deroga agli strumenti urbanistici generali e ai regolamenti edilizi. Nel caso dell'integrale demolizione e ricostruzione degli edifici, l'ampliamento consentito è del 35 per cento, a condizione che "si utilizzino criteri e tecniche di edilizia sostenibile, fonti di energia rinnovabile o misure di risparmio delle risorse energetiche o idriche".
Gli immobili destinati ad attività produttive, artigianali o commerciali potranno essere ulteriormente ingranditi (fino al 45 per cento degli indici urbanistici di zona), "qualora si ricorra a programmi integrati, a intese ed a concertazioni promossi dai Comuni". Sono esclusi dalle deroghe le aree di inedificabilità assoluta, gli edifici abusivi e con particolari vincoli. Fonte: regione.vda
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