l'architettura moderna di Jovanotti


A NY costruiscono edifici nuovi avveniristici anche se la parola "avveniristico" è vecchia come il cucco. Spesso ci si imbatte in palazzi strani di vetro, storti, di materiali nuovi, trasparenti, dai colori strani, che non sai cosa ci succede dentro, ma belli che hanno la funzione che ha un nuovo taglio di capelli in una ragazza o un fiocco rosa alla porta di un palazzo, che sono due cose diverse ma entrambe annunci di vita futura. L'architettura moderna è bella e anche se Adriano Celentano che è mio amico e mio mito non è d'accordo in realtà fa un gran bene alle città.

Non è vero che il cemento è sempre una disgrazia, guardate Berlino e New York o Rio de Janeiro o Londra o Shanghai o certe città del nord Europa. Costruiscono cose nuove con grandi architetti, sperimentano, rilanciano l'immagine. Loro credono nell'architettura moderna e hanno ragione. Un edificio nuovo può essere discutibile esteticamente ma è sempre un ponte verso il nuovo, è la custodia di una possibilità. La copertura dell'Ara Pacis a Roma o l'Auditorium di Renzo Piano possono non piacere ma è qualcosa, è un segno, è una città che punta sul nuovo e non si gongola solo sulle cose fatte cinquecento, mille o duemila anni fa che sono un dono ricevuto dai nostri antenati. Ma noi in quanto antenati di qualcuno che dono stiamo lasciando? La storia è parecchio importante ma è anche bello farla, o almeno provarci, e io quando vedo l'architettura moderna finisco per essere contento anche quando non mi piace. W l'architettura moderna. E pure quella antica, ma quella antica un giorno è stata moderna e magari qualcuno vedendo Palazzo Vecchio a Firenze disse che era un pugno in un occhio. fonte: unita.it

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