Frosinone pianificazione con le regole del vecchio PRG e del Piano casa

Dopo quasi quarant'anni d'attesa, nel capoluogo si comincia a parlare concretamente di pianificazione. Protagonisti della «rivoluzione» urbanistica che dovrebbe portare allo sviluppo omogeneo della città e a migliori condizioni della viabilità, saranno i piani particolareggiati, in particolare il Cdr-Cdu relativo al Comprensorio direzionale recupero e al Comprensorio direzionale uffici. Un progetto che, in linea col vecchio Prg varato nel 1973 e finora rimasto inattuato, consentirà di realizzare 900mila metri cubi di nuova edificazione in città. Tutto nel «quadrato» delimitato dalla zona di via Monti Lepini, via Piave, via Marco Tullio Cicerone e via Aldo Moro. Un'edificazione che ovviamente dovrà rispettare gli standard urbanistici, specialmente in riferimento alle volumetrie insediabili, e rispondere a requisiti precisi come quelli indicati nel Piano casa regionale, di cui dovranno essere seguiti indirizzi e direttive. «In pratica - ha spiegato il sindaco, Michele Marini - saranno creati dei veri e propri quartieri modello a vocazione «mista», che oltre alle abitazioni prevedono centri direzionali, commerciali e aree verdi adibite a parchi e giardini».

Il piano sarà portato all'esame del Consiglio comunale a metà settembre, molto probabilmente nella seduta del 14. Ad illustrarlo sarà l'assessore all'Urbanistica, Fernando Picchi, cui l'amministrazione ha conferito l'incarico di dettare le strategie d'attuazione rispetto al Prg. L'iter prevede l'approvazione e la pubblicazione, un mese di tempo per la presentazione delle osservazioni da parte dei cittadini, il ritorno in Consiglio per le controdeduzioni (probabilmente intorno a novembre), poi la presentazione dei progetti e la richiesta dei permessi a costruire previsti già a dicembre. Si tratta di un piano attuativo, quindi non sarà necessario l'ulteriore passaggio in Regione. Con l'attuazione del piano Cdr-Cdu l'amministrazione andrà a riqualificare l'assetto urbanistico cittadino, ma anche a realizzare un riordino edilizio che in taluni casi consisterà in una vera e propria sostituzione del tessuto edilizio esistente, gravemente compromesso negli anni dall'abusivismo e dalla costruzione «confusa» che non ha permesso uno sviluppo razionale dell'agglomerato urbano. «Insomma, realizzeremo una piccola "Downtown ciociara" - ha concluso Marini - che diventerà un polo residenziale di richiamo per i cittadini della nostra provincia e di fuori. Sono previsti ben 15mila nuovi abitanti a Frosinone». Continua su iltempo.it

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