A Correggio, in Emilia Romagna, una rete di piccoli impianti a biogas alimenterà grandi utenze pubbliche e private
Un Comune che guarda in avanti e scommette sulle bioenergie e in particolare sull'ambiente e le agro energie. Siamo nella pianura reggiana, a Correggio, dove la realtà agricola rappresenta una ricchezza per il territorio da valorizzare ulteriormente. L'idea degli amministratori, presa dalle aree dell'arco alpino e dai nostri vicini austriaci e tedeschi, ma ancora una novità per queste latitudini, è quella di creare un vero e proprio distretto energetico intorno al paese con una serie di centrali di quartiere di piccola potenza in grado di produrre energia elettrica. «Questa energia per ora verrà immessa nella rete Enel - afferma Davide Vezzani direttore di En.cor srl, la società costituita dal Comune di Correggio per operare nel campo delle fonti rinnovabili e della innovazione tecnologica, - ma in futuro, superate alcune difficoltà operative ancora presenti, speriamo di poterla distribuire direttamente ai cittadini. L'energia sarà prodotta in impianti di cogenerazione, quindi il calore prodotto sarà veicolato nella rete di teleriscaldamento che realizzeremo e che servirà soprattutto grandi utenze pubbliche, ma via via anche private. Su due di queste centrali prevediamo l'installazione di impianti ad assorbimento al bromuro di litio che, sfruttando il calore dell'acqua calda, producono aria refrigerata per il condizionamento in estate. Nelle mezze stagioni questo calore sarà invece usato per essiccare la biomassa umida per i gassificatori». continua su il sole24ore.com
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