GUIDA ALLA COMPILAZIONE DELLA RELAZIONE PAESAGGISTICA CON PROCEDURA SEMPLIFICATA Comune di Roma
La RELAZIONE PAESAGGISTICA deve contenere tutti gli elementi necessari alla verifica della compatibilità paesaggistica dell'intervento, ed accertare:
- la compatibilità rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo;
- la congruità con i criteri di gestione dell'immobile o dell'area;
- la coerenza con gli obiettivi di qualità paesaggistica del Piano Territoriale Paesaggistico di riferimento.
E’ redatta in book in formato A4 seguendo questo indice:
0 : SCHEDA DATI URBANISTICO – PAESAGGISTICI (Dichiarazione Asseverata del Progettista) vedi modulo
1: LOCALIZZAZIONE DELL’AREA DI INTERVENTO E PIANIFICAZIONE URBANISTICA E PAESAGGISTICA
2: DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
Normativa di riferimento: D.P.C.M. 12/12/2005
1: LOCALIZZAZIONE DELL’AREA DI INTERVENTO E PIANIFICAZIONE URBANISTICA E PAESAGGISTICA
In questa tavola sono riportate le informazioni sull’ubicazione dell’intervento e viene esaminata la sua integrazione nella pianificazione urbanistica e paesaggistica del Comune. Saranno compresi indicazione e analisi dei livelli di tutela operanti nel
contesto paesaggistico e nell'area di intervento considerata, rilevabili dagli strumenti di pianificazione paesaggistica, urbanistica e territoriale e da ogni fonte normativa, regolamentare e provvedimentale; indicazione della presenza di beni culturali tutelati ai sensi della Parte seconda del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
In questa sezione devono essere inseriti:
Stralcio del foglio aerofotogrammetrico scala 1:2.000 (o scala opportuna in relazione alla natura e dimensioni
dell’intervento)
Stralcio della tavola di N.P.R.G. “Sistemi e Regole” scala 1:10.000 a colori (delibera C. C. n. 18 del 12/2/2008)
Stralcio della tavola di N.P.R.G. “Sistema paesaggistico” scala 1:50.000 a colori (delibera C. C. n. 18 del 12/2/2008)
Stralcio della tavola di N.P.R.G. “Rete ecologica” scala 1:10.000 a colori (delibera C. C. n. 18 del 12/2/2008)
Stralcio della tavola di P.R.G. previgente a colori (ove necessario).
Stralcio di eventuale Piano Particolareggiato o altro piano attuativo (ove esistente).
Estratto degli strumenti di pianificazione paesistica vigente quali stralci della tavola E3 (1: 10.000) E3bis ed E3
ter del P.T.P.
Estratti del Piano Territoriale Paesistico Regionale (delibera G.R.L. n. 1025 del 21 dicembre 2007). Stralci delle
tavole A, B, C, D.
Stralcio del foglio catastale scala 1:2.000 (o scala opportuna in relazione alle dimensioni dell’intervento).
Di tutti gli stralci dovrà essere:
- indicata la tavola da cui gli stessi sono stati tratti
- evidenziato chiaramente il sito di intervento (mediante indicazione puntuale)
- sempre allegata legenda e ove esistente tabella delle Norme Tecniche di Attuazione
2: DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
Deve illustrare, in modo esauriente e dettagliato, lo stato dei luoghi da diverse angolazioni. Le foto, a colori e con i coni di visuale
riportati in planimetria, devono indicare la data dello scatto. Tutte le foto devono essere corredate da commento esplicativo.
E’ necessaria una vista dell'area di intervento o una panoramica da punti dai quali è possibile cogliere con completezza le fisionomie
fondamentali del territorio.
Sarà corredata da una foto aerea datata del lotto.
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GUIDA ALLA CORRETTA COMPILAZIONE DEL GRAFICO DI PROGETTO
stralci: P.R.G. e N.P.R.G., eventuale Piano Particolareggiato, grafico sul vincolo
a. Stralcio del foglio catastale (ove siano riportati i dati relativi al foglio, particella e subalterno)
b. Stralcio P.R.G. previgente e N.P.R.G. (ove siano riportati i dati relativi al numero della tavola)
c. Stralcio di Piano Particolareggiato (ove esistente)
d. Stralcio di Grafico sul vincolo
stato di fatto:
a. Planimetria dello stato attuale in scala 1:200 del lotto e delle aree a verde con le seguenti indicazioni: proprietà confinanti per una profondità
di almeno 50 metri dai confini; quote altimetriche del terreno e di tutti i fabbricati circostanti; alberi di alto fusto e tutta la vegetazione esistente;
recinzioni ed ingressi; eventuali costruzioni esistenti sul lotto di cui occorre dimostrare la legittimità.
b. Sezioni dello stato attuale in scala 1:200 del terreno estese di almeno 50 metri lineari a monte ed a valle del fabbricato. Rappresentare lo
skyline dei luoghi, comprendendo strade ed edifici circostanti. Devono essere presenti almeno due sezioni, una longitudinale e una trasversale.
c. Nel caso di interventi su edifici e manufatti esistenti si richiede un rilevo geometrico (piante dei vari livelli, prospetti e sezioni) e dei materiali,
dei colori, delle tecniche costruttive, in scala 1:200 o 1:100 e dettagli architettonici. Andrà allegata, ove esistente, documentazione storica relativa al
singolo edificio.
progetto dell’intervento:
d. Inquadramento territoriale dell'intervento: planimetria generale quotata in scala 1:2.000 (o scala opportuna in relazione alle dimensioni
dell’intervento) su base topografica (carta tecnica regionale CTR - o ortofoto) raffrontabile - o coincidente - con la cartografia descrittiva dello
stato di fatto.
e. Area di intervento:
1. Planimetria dell'intera area in scala 1:200 o 1:500 (o scala opportuna in relazione alla natura e alle dimensioni dell’intervento) con inserimento delle opere di progetto con le seguenti indicazioni: quote altimetriche, posteggi, zone pavimentate, recinzioni, ingressi, eventuali altri edifici esistenti, giardini, nuove alberature, siepi, e quanto altro possa occorrere al fine di chiarire esaurientemente i rapporti
tra l’opera e il suolo circostante sia esso pubblico che privato. Le soluzioni progettuali per le parti inedificate devono garantire continuità
paesistica con il contesto.
2. Piano dell’Assetto Vegetazionale con relativa legenda delle essenze (alberature, siepi, percorsi pedonali e carrabili sistemazioni del
lotto e relativi materiali). Per i nuovi impianti, preferire essenze autoctone o naturalizzate.
3. Nel caso di interventi su edifici e manufatti esistenti le piante e le sezioni quotate di progetto devono essere rappresentate anche per
sovrapposizione dello stato di fatto e di progetto con le coloriture convenzionali (rosso nuova costruzione, giallo demolizione).
4. Profili dello skyline dei luoghi, comprendendo strade ed edifici circostanti estesi anche all'intorno (almeno 50 ml a monte e a valle del fabbricato). I profili in scala 1:200 (o scala opportuna in relazione alle dimensioni dell’intervento) e quotati devono rappresentare le strutture edilizie esistenti, le opere previste (edifici e sistemazioni esterne) e gli assetti vegetazionali e morfologici. Devono essere presenti almeno due profili, uno longitudinale e uno trasversale.
f. Opere in progetto:
5. Piante quotate degli interventi di progetto in scala 1:100 di tutti i piani dell’edificio con indicazione delle destinazioni d’uso dei locali, delle
quote planimetriche e altimetriche. La pianta relativa alla copertura deve essere corredata dalle indicazioni dei materiali usati, anche per i
camini, le gronde etc. Gli interventi vanno rappresentati anche per sovrapposizione dello stato di fatto e di progetto con le coloriture
convenzionali.
6. Sezioni quotate degli interventi di progetto in scala 1:100 estese anche all’area circostante e possibilmente all’intera superficie del lotto.
Le quote devono essere riferite a punti fissi (es : marciapiedi, strade) o al piano di campagna;
7. Prospetti dell'opera prevista in scala 1.100 di tutte le facciate dell’opera estesi anche al contesto con l'individuazione delle volumetrie
esistenti e delle parti inedificate. Va inoltre riportata indicazione dei materiali di finitura, rivestimenti, infissi, opere in ferro e balaustre,
coperture, pluviali in vista, volumi tecnici, descrizione delle tecniche costruttive ed eventuali particolari architettonici.
8. Particolari in scala 1:20 e 1:10 di eventuali recinzioni, cancelli, tetti.
N.B. In caso di VARIANTI IN CORSO D’OPERA occorre evidenziare, mediante retini, le modifiche rispetto al progetto precedentemente autorizzato e produrre la documentazione fotografica aggiornata raffigurante le opere in corso di esecuzione.
La RELAZIONE PAESAGGISTICA deve contenere tutti gli elementi necessari alla verifica della compatibilità paesaggistica dell'intervento, ed accertare:
- la compatibilità rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo;
- la congruità con i criteri di gestione dell'immobile o dell'area;
- la coerenza con gli obiettivi di qualità paesaggistica del Piano Territoriale Paesaggistico di riferimento.
E’ redatta in book in formato A4 seguendo questo indice:
0 : SCHEDA DATI URBANISTICO – PAESAGGISTICI (Dichiarazione Asseverata del Progettista) vedi modulo
1: LOCALIZZAZIONE DELL’AREA DI INTERVENTO E PIANIFICAZIONE URBANISTICA E PAESAGGISTICA
2: DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
Normativa di riferimento: D.P.C.M. 12/12/2005
1: LOCALIZZAZIONE DELL’AREA DI INTERVENTO E PIANIFICAZIONE URBANISTICA E PAESAGGISTICA
In questa tavola sono riportate le informazioni sull’ubicazione dell’intervento e viene esaminata la sua integrazione nella pianificazione urbanistica e paesaggistica del Comune. Saranno compresi indicazione e analisi dei livelli di tutela operanti nel
contesto paesaggistico e nell'area di intervento considerata, rilevabili dagli strumenti di pianificazione paesaggistica, urbanistica e territoriale e da ogni fonte normativa, regolamentare e provvedimentale; indicazione della presenza di beni culturali tutelati ai sensi della Parte seconda del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
In questa sezione devono essere inseriti:
Stralcio del foglio aerofotogrammetrico scala 1:2.000 (o scala opportuna in relazione alla natura e dimensioni
dell’intervento)
Stralcio della tavola di N.P.R.G. “Sistemi e Regole” scala 1:10.000 a colori (delibera C. C. n. 18 del 12/2/2008)
Stralcio della tavola di N.P.R.G. “Sistema paesaggistico” scala 1:50.000 a colori (delibera C. C. n. 18 del 12/2/2008)
Stralcio della tavola di N.P.R.G. “Rete ecologica” scala 1:10.000 a colori (delibera C. C. n. 18 del 12/2/2008)
Stralcio della tavola di P.R.G. previgente a colori (ove necessario).
Stralcio di eventuale Piano Particolareggiato o altro piano attuativo (ove esistente).
Estratto degli strumenti di pianificazione paesistica vigente quali stralci della tavola E3 (1: 10.000) E3bis ed E3
ter del P.T.P.
Estratti del Piano Territoriale Paesistico Regionale (delibera G.R.L. n. 1025 del 21 dicembre 2007). Stralci delle
tavole A, B, C, D.
Stralcio del foglio catastale scala 1:2.000 (o scala opportuna in relazione alle dimensioni dell’intervento).
Di tutti gli stralci dovrà essere:
- indicata la tavola da cui gli stessi sono stati tratti
- evidenziato chiaramente il sito di intervento (mediante indicazione puntuale)
- sempre allegata legenda e ove esistente tabella delle Norme Tecniche di Attuazione
2: DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
Deve illustrare, in modo esauriente e dettagliato, lo stato dei luoghi da diverse angolazioni. Le foto, a colori e con i coni di visuale
riportati in planimetria, devono indicare la data dello scatto. Tutte le foto devono essere corredate da commento esplicativo.
E’ necessaria una vista dell'area di intervento o una panoramica da punti dai quali è possibile cogliere con completezza le fisionomie
fondamentali del territorio.
Sarà corredata da una foto aerea datata del lotto.
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GUIDA ALLA CORRETTA COMPILAZIONE DEL GRAFICO DI PROGETTO
stralci: P.R.G. e N.P.R.G., eventuale Piano Particolareggiato, grafico sul vincolo
a. Stralcio del foglio catastale (ove siano riportati i dati relativi al foglio, particella e subalterno)
b. Stralcio P.R.G. previgente e N.P.R.G. (ove siano riportati i dati relativi al numero della tavola)
c. Stralcio di Piano Particolareggiato (ove esistente)
d. Stralcio di Grafico sul vincolo
stato di fatto:
a. Planimetria dello stato attuale in scala 1:200 del lotto e delle aree a verde con le seguenti indicazioni: proprietà confinanti per una profondità
di almeno 50 metri dai confini; quote altimetriche del terreno e di tutti i fabbricati circostanti; alberi di alto fusto e tutta la vegetazione esistente;
recinzioni ed ingressi; eventuali costruzioni esistenti sul lotto di cui occorre dimostrare la legittimità.
b. Sezioni dello stato attuale in scala 1:200 del terreno estese di almeno 50 metri lineari a monte ed a valle del fabbricato. Rappresentare lo
skyline dei luoghi, comprendendo strade ed edifici circostanti. Devono essere presenti almeno due sezioni, una longitudinale e una trasversale.
c. Nel caso di interventi su edifici e manufatti esistenti si richiede un rilevo geometrico (piante dei vari livelli, prospetti e sezioni) e dei materiali,
dei colori, delle tecniche costruttive, in scala 1:200 o 1:100 e dettagli architettonici. Andrà allegata, ove esistente, documentazione storica relativa al
singolo edificio.
progetto dell’intervento:
d. Inquadramento territoriale dell'intervento: planimetria generale quotata in scala 1:2.000 (o scala opportuna in relazione alle dimensioni
dell’intervento) su base topografica (carta tecnica regionale CTR - o ortofoto) raffrontabile - o coincidente - con la cartografia descrittiva dello
stato di fatto.
e. Area di intervento:
1. Planimetria dell'intera area in scala 1:200 o 1:500 (o scala opportuna in relazione alla natura e alle dimensioni dell’intervento) con inserimento delle opere di progetto con le seguenti indicazioni: quote altimetriche, posteggi, zone pavimentate, recinzioni, ingressi, eventuali altri edifici esistenti, giardini, nuove alberature, siepi, e quanto altro possa occorrere al fine di chiarire esaurientemente i rapporti
tra l’opera e il suolo circostante sia esso pubblico che privato. Le soluzioni progettuali per le parti inedificate devono garantire continuità
paesistica con il contesto.
2. Piano dell’Assetto Vegetazionale con relativa legenda delle essenze (alberature, siepi, percorsi pedonali e carrabili sistemazioni del
lotto e relativi materiali). Per i nuovi impianti, preferire essenze autoctone o naturalizzate.
3. Nel caso di interventi su edifici e manufatti esistenti le piante e le sezioni quotate di progetto devono essere rappresentate anche per
sovrapposizione dello stato di fatto e di progetto con le coloriture convenzionali (rosso nuova costruzione, giallo demolizione).
4. Profili dello skyline dei luoghi, comprendendo strade ed edifici circostanti estesi anche all'intorno (almeno 50 ml a monte e a valle del fabbricato). I profili in scala 1:200 (o scala opportuna in relazione alle dimensioni dell’intervento) e quotati devono rappresentare le strutture edilizie esistenti, le opere previste (edifici e sistemazioni esterne) e gli assetti vegetazionali e morfologici. Devono essere presenti almeno due profili, uno longitudinale e uno trasversale.
f. Opere in progetto:
5. Piante quotate degli interventi di progetto in scala 1:100 di tutti i piani dell’edificio con indicazione delle destinazioni d’uso dei locali, delle
quote planimetriche e altimetriche. La pianta relativa alla copertura deve essere corredata dalle indicazioni dei materiali usati, anche per i
camini, le gronde etc. Gli interventi vanno rappresentati anche per sovrapposizione dello stato di fatto e di progetto con le coloriture
convenzionali.
6. Sezioni quotate degli interventi di progetto in scala 1:100 estese anche all’area circostante e possibilmente all’intera superficie del lotto.
Le quote devono essere riferite a punti fissi (es : marciapiedi, strade) o al piano di campagna;
7. Prospetti dell'opera prevista in scala 1.100 di tutte le facciate dell’opera estesi anche al contesto con l'individuazione delle volumetrie
esistenti e delle parti inedificate. Va inoltre riportata indicazione dei materiali di finitura, rivestimenti, infissi, opere in ferro e balaustre,
coperture, pluviali in vista, volumi tecnici, descrizione delle tecniche costruttive ed eventuali particolari architettonici.
8. Particolari in scala 1:20 e 1:10 di eventuali recinzioni, cancelli, tetti.
N.B. In caso di VARIANTI IN CORSO D’OPERA occorre evidenziare, mediante retini, le modifiche rispetto al progetto precedentemente autorizzato e produrre la documentazione fotografica aggiornata raffigurante le opere in corso di esecuzione.
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