Ban - collaboratore, tra l'altro, di un altro grande architetto, Arata Isozaki - aveva disegnato gratis il nuovo conservatorio e l'auditorium capace di ospitare 600 persone. Il progetto era stato persino presentato dal premier giapponese Taro Aso a Silvio Berlusconi al G8 del luglio scorso all'Aquila. Costava 1,5 milioni di euro, 500 mila dei quali già messi a disposizione dal governo giapponese. Al resto ci avrebbe pensato lo stesso Shigeru Ban con la sua ong, la "Voluntary architets network". "Niente da fare, il nuovo conservatorio è stato realizzato in una struttura provvisoria con gara d'appalto gestita dalla Protezione civile, con una spesa quasi tripla rispetto al progetto di Ban, sei milioni di euro", lamenta l'architetto Aldo Benedetti, docente alla facoltà di ingegneria dell'Aquila, delegato a dirigere il progetto di Ban.
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