Ci sono altri aspetti ancora più gravi secondo Parroncini. “Il ministro – continua l’assessore regionale – negando ancora l’evidenza, ribadisce che l’elenco dei siti non esiste, salvo però aggiungere che saranno le imprese a sceglierli e a chiedere le autorizzazioni, e che queste intanto possono fare tutti i sopralluoghi che riterranno opportuni, come peraltro sta già accadendo. Il che significa due cose: da una parte il governo, dopo aver espresso la volontà di prendersi la competenza sull’energia a scapito dei cittadini, rinuncia a ogni forma di seria programmazione; dall’altra emerge dai sopralluoghi in corso ciò che ormai solo il governo nasconde, cioè l’elenco dei siti”.
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