Si tratta di un complesso di edifici lungo 215 metri, il cui pezzo forte è un Crescent, edificio a luna “crescente”, appunto, alto più di 33 metri. La costruzione farà diventare la “vetrina” di Salerno, ovvero l'area che dal lungomare arriva fino alla spiaggia di Santa Teresa, una gigantesca e avveniristica piazza, dove troveranno spazio appartamenti, negozi e un grande numero di parcheggi.
L'opera è a firma dell'architetto Riccardo Bofill, catalano, che ha subito trovato le critiche di Alberto Cuomo, docente di Architettura all'Università di Napoli: "Un'operazione gestita senza il confronto con la popolazione e distante dallo spirito originale del piano regolatore", quel piano regolatore che nella città campana affidato nel 1992 a Oriol Bohigas, altro spagnolo, in cui si diceva chiaramente che l'area di Santa Teresa doveva aprire la città vecchia al mare.
L'opera è a firma dell'architetto Riccardo Bofill, catalano, che ha subito trovato le critiche di Alberto Cuomo, docente di Architettura all'Università di Napoli: "Un'operazione gestita senza il confronto con la popolazione e distante dallo spirito originale del piano regolatore", quel piano regolatore che nella città campana affidato nel 1992 a Oriol Bohigas, altro spagnolo, in cui si diceva chiaramente che l'area di Santa Teresa doveva aprire la città vecchia al mare.
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