Il piano casa della Regione Lazio si è rivelato finora un'arma spuntata. A due mesi dal via libera alla presentazione, le domande di ampliamento e di demolizione con ricostruzione si contano sulle punte delle dita. A Roma le dichiarazioni di inizio attività (Dia) sono state solo sette. A Latina due. A Frosinone tre. A Rieti zero. A Viterbo quattro. Troppi i requisiti da soddisfare, secondo gli addetti ai lavori. L'eliminazione dell'obbligo del fascicolo di fabbricato ha offerto un quadro più chiaro. Ma non ha risolto i problemi. Al Dipartimento urbanistica del Comune spiegano che il vero scoglio è l'adeguamento di tutto l'edificio, anche per un semplice ampliamento, alla normativa antisismica. Anche la legge 13/2009 (che consente l'utilizzo a fini abitativi dei sottotetti, al link sotto il testo completo), a dieci mesi dal varo, ha avuto un impatto modesto sull'edilizia regionale. Al Comune di Roma sono arrivate finora solo 12 domande.
fonte: ilsole24ore.com
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