Bari e il biotopo di Lama Balice

La procuca HA CHIESTO nuovamente il sequestro. A più di un anno dalla decisione del gip che ha rimosso i sigilli dal complesso residenziale, realizzato nella zona di Lama Balice dalla società "Sigma Sud", il caso è tornato nuovamente in un'aula di giustizia. Ieri è stato discusso il ricorso presentato dalla procura che non condivide la decisione del gip. L'udienza era stata rinviata per ben cinque volte perché la difesa aveva chiesto di poter produrre alcuni provvedimenti del Comune di Bari. Il complesso residenziale, costituito prevalentemente da appartamenti, era stato sottoposto a sequestro nel settembre del 2007 perché costruito in un'area troppo vicina alla strada e al corso d'acqua di Lama Balice e sottoposta a vincolo per la presenza del biotopo, una specie protetta di piante. Ma nel maggio dello scorso anno è arrivata la decisione del gip che condividendo la posizione della difesa ha disposto il dissequestro. Secondo quanto riportato nel provvedimento del giudice, l'impianto accusatorio è comunque fondato, ma i sigilli, aveva ritenuto il giudice, non sono necessari perché il danno ambientale nella zona, con la distruzione del biotopo, una specie protetta, è stato comunque già fatto. Di parere contrario i pubblici ministeri che citando alcune pronunce della Cassazione ritengono come un maggiore carico urbanistico nell'area, quale può essere quello determinato dall'ultimazione dei lavori dei palazzi, possa causare di fatto un ulteriore danno ambientale e urbanistico. Ieri l'udienza davanti al Tribunale del Riesame la cui decisione si conoscerà nei prossimi giorni. L'inchiesta comprende tre diversi filoni. Oltre a quello che riguarda "Sigma Sud" ci sono i fascicoli sulla masseria che secondo l'originario piano doveva essere trasformata in un resort di lusso e sul progetto per la realizzazione da parte delle società "Vele al Vento" e "Maestrale" di due edifici di edilizia residenziale. Complessivamente gli indagati sono 22, tra imprenditori, progettisti, esecutori dei lavori e dipendenti del Comune.
fonte: Repubblica.it
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