Casa-Parcheggio, Pesaro 1978-81
veduta
Addio all'architetto Aymonino maestro della scienza urbana
Si è spento a 84 anni l'urbanista a lungo docente alla Sapienza e assessore dal 1981 al 1985 agli Interventi sul Centro Storico del comune di Roma. Nella sua storia professionale l'adesione al Neorealismo e decine di interventi di grande livello
L''architetto Carlo Aymonino
E' morto a Roma, dopo una lunga malattia, Carlo Aymonino. Nato il 18 luglio del 1926, il noto urbanista è stato tra l'altro Rettore dell'Istituto di Urbanistica di Venezia (Iuav).
Nipote di Marcello Piacentini - uno dei massimi architetti ed urbanisti dell'Italia del Ventennio - Aymonino intraprende lo studio dell'architettura imparando a disegnare scenografie per le feste familiari. Ma grande influenza nei suo anni formativi hanno avuto le opere di Mafai, Scialoja, Melli, Guttuso. Laureatosi nel 1950 a Roma, inizia come docente alle Facoltà di Architettura di Palermo (1967), di Venezia (dal 1963 al 1981) ed a Roma, dove diventa professore ordinario di Composizione Architettonica all'Università La Sapienza dal 1980 al 1993.
Dal 1974 al 1979 è rettore dell'Istituto di Architettura di Venezia. Il Neorealismo è il punto di riferimento dei suoi primi anni di attività: di questo periodo sono i progetti per la realizzazione della palazzina Tartaruga a Roma (1951-54), con Ludovico Quaroni; per il quartiere 'Spine Bianche' a Matera (1954-57) e per il quartiere Tiburtino a Roma sempre con Quaroni ma anche con Mario Ridolfi. Dalla fine degli anni cinquanta, Aymonino si concentra nel tentativo di coniugare complessità e contraddizioni della scala urbana e dettagli architettonici.
Questa sua "volontà ricompositiva della modernità" diventa concreta con il progetto del complesso residenziale 'Monte Amiata' del Gallaratese a Milano (1967-72), con la collaborazione del fratello Maurizio, di Alessandro De Rossi, Sachim Massarè e con il contributo di Aldo Rossi
Continua su Repubblica.it
Commenti