Non tutti i sacchetti sono ecologici al cento per cento. «Quello autentico è fatto in “Mater bi” e costa il doppio - dice Marco Fregonara della farmacia San Salvario -. Ci sono poi le buste in farina di patata che si sbriciolano in fretta e si pagano poco più di quelle di plastica». Come se non bastasse, leggenda metropolitana vuole che i nuovi «shopper-bio» non profumino di violetta.
La vera busta biodegradabile è soltanto quella fatta in "Mater-bi", un composto di molecole di amido che può essere ricavato da fonti vegetali come mais e riso.
Due le caratteristiche principali: la derivazione del tutto naturale e il facile smaltimento. Contro i decenni impiegati dalla plastica per disgregarsi, il Mater-bi ci mette al massimo 18 mesi. Dopo essere utilizzato il sacchetto bio può essere gettato nell’organico, riducendo in modo notevole l’impatto ambientale. In Italia la produzione di shopper a canottiera in plastica consuma in media 27 milioni di barili di petrolio l’anno. Il Mater-bi al contrario non si serve di derivati del petrolio e non contiene polietilene.
La vera busta biodegradabile è soltanto quella fatta in "Mater-bi", un composto di molecole di amido che può essere ricavato da fonti vegetali come mais e riso.
Due le caratteristiche principali: la derivazione del tutto naturale e il facile smaltimento. Contro i decenni impiegati dalla plastica per disgregarsi, il Mater-bi ci mette al massimo 18 mesi. Dopo essere utilizzato il sacchetto bio può essere gettato nell’organico, riducendo in modo notevole l’impatto ambientale. In Italia la produzione di shopper a canottiera in plastica consuma in media 27 milioni di barili di petrolio l’anno. Il Mater-bi al contrario non si serve di derivati del petrolio e non contiene polietilene.
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