Sfruttamento del suolo e produzione di rifiuti continuano ad aumentare nelle grandi città italiane, mentre diminuiscono i consumi d’acqua e le emissioni in atmosfera. Questi alcuni dei dati contenuti nel VII Rapporto sulla Qualità dell’ambiente urbano - edizione 2010, presentato il 9 giugno 2011 dall’Ispra, l’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Il Rapporto, attraverso lo studio della qualità ambientale di 48 capoluoghi di provincia, è rappresentativo nella sua analisi di tutto il territorio nazionale; è prodotto dell'intero sistema delle Agenzie Ambientali ( ISPRA/ARPA/APPA) e condiviso anche con ANCI, ACI e ISTAT, condivisione che ne rafforza il ruolo di strumento sempre più utilizzato per le decisioni sulla pianificazione, programmazione e gestione dell'ambiente e del territorio urbano. La qualità dell'ambiente urbano è stata studiata e analizzata approfondendo numerose tematiche fra cui: fattori demografici, suolo, rifiuti, rischio industriale, acqua, emissioni e qualità dell'aria, cambiamenti climatici, trasporti e mobilità, inquinamento. L’uomo influisce sull’ambiente modificandolo continuamente per adattarlo alle proprie esigenze: questo fenomeno, si legge nelle pagine del Rapporto, prende il nome di “antropizzazione”. Tra gli aspetti che incidono sul consumo delle risorse e sulla qualità dell’ambiente la consistenza della popolazione, il suo incremento o decremento e la sua concentrazione sul territorio.
Commenti