I primi segni di frequentazione umana rinvenuti in
Basilicata si fanno risalire al Paleolitico inferiore,
periodo in cui i territori in prossimità dei fiumi e dei
bacini lacustri costituivano l'habitat ideale per l'Homo
Erectus e le sue attività vitali di caccia e raccolta. Le
testimonianze migliori di questa prima fase di civiltà
sono emerse a Venosa dove nei pressi di antichi
specchi d'acqua sono stati ritrovati anche i resti di
specie faunistiche oggi estinte, come l'elefante e il
rinoceronte, e sopravvivenze di lontanissime specie terziarie
come il machairodus o tigre dai denti a sciabola.
1
Ma sono le pietre millenarie a trasmetterci tenaci frammenti
di vita preistorica, gli utensili per la lavorazione, come la
Punta Musteriana ritrovata a Pane e Vino, fra Tursi e
Policoro, oppure i ciottoli decorati con incisioni
geometriche, segni di una scrittura ... continua
Basilicata si fanno risalire al Paleolitico inferiore,
periodo in cui i territori in prossimità dei fiumi e dei
bacini lacustri costituivano l'habitat ideale per l'Homo
Erectus e le sue attività vitali di caccia e raccolta. Le
testimonianze migliori di questa prima fase di civiltà
sono emerse a Venosa dove nei pressi di antichi
specchi d'acqua sono stati ritrovati anche i resti di
specie faunistiche oggi estinte, come l'elefante e il
rinoceronte, e sopravvivenze di lontanissime specie terziarie
come il machairodus o tigre dai denti a sciabola.
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Ma sono le pietre millenarie a trasmetterci tenaci frammenti
di vita preistorica, gli utensili per la lavorazione, come la
Punta Musteriana ritrovata a Pane e Vino, fra Tursi e
Policoro, oppure i ciottoli decorati con incisioni
geometriche, segni di una scrittura ... continua
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