ROMA - È bufera sul piano casa del Lazio prima ancora della sua approvazione in Consiglio regionale. Il ministro dei Beni culturali, Giancarlo Galan, lo boccia e parla di «evidenti tracce di incostituzionalità», accusando la legge di «svilire le difese» del patrimonio culturale e mettere in pericolo le coste. Parole definite dalla governatrice Renata Polverini «un'inaccettabile interferenza» nelle prerogative della Regione e «un atteggiamento che per la sua gravità non ha precedenti». E lo strappo si concretizza in una lettera scritta dalla stessa presidente della Regione al premier Silvio Berlusconi in cui si chiedono «adeguati atti in grado di ristabilire corrette relazioni istituzionali tra governo e Regione Lazio».
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