Approvato il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina. Lo annuncia una nota dell’omonima società, precisando che l’approvazione riguarda anche i 40 chilometri di raccordi a terra, stradali e ferroviari. “Il Ponte è un’opera strategica che migliorerà il sistema dei trasporti e che darà impulso all’economia non solo di Sicilia e Calabria ma dell’intero Paese – ha commentato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli – proiettandolo nel contesto mediterraneo con più forza. Grazie ad essa sarà possibile, secondo stime caute ma molto attendibili, creare ricadute importanti per l’occupazione, circa 40.000 unità lavorative l’anno”.
Il progetto definitivo del Ponte, redatto dal Contraente generale Eurolink, comprende le opere d’integrazione col territorio, gli adeguamenti alle sopravvenute norme tecniche e le ottimizzazioni progettuali. Le opere di complementari comprendono:
- una variante ferroviaria in Sicilia, con lo spostamento della nuova Stazione di Messina da Maregrosso a Gazzi e il conseguente allungamento, per circa 3 km in galleria, dei collegamenti ferroviari;
- tre fermate ferroviarie sotterranee per un sistema metropolitano interregionale tra Messina e Reggio Calabria;
- lo spostamento a monte del tracciato autostradale lato Sicilia in corrispondenza degli impianti sportivi della città Universitaria in località Annunziata;
- la nuova Area Direzionale (lato Calabria) progettata dall’architetto Libeskind, destinata a ospitare strutture espositive, commerciali, congressuali e alberghiere.
L’investimento complessivo previsto nel piano economico finanziario sale da 6,3 a 8,5 miliardi, aumento dovuto all’adeguamento tecnico e alle varianti operate sul progetto. Il piano economico-finanziario approvato dal cda di Stretto di Messina conferma l’obiettivo di minimizzare i contributi statali e assicurare il più ampio coinvolgimento dei privati. In linea con il piano del 2009, si prevede di raccogliere sui mercati finanziari oltre 4 miliardi di euro.
Il piano di monitoraggio ambientale predisposto dalla società Stretto di Messina interessa un’area di 78 km quadrati, ovvero circa 20 volte superiore a quella interessata dai lavori, e copre 1.600 km quadrati di area marina. Si sviluppa attraverso una rete di circa 2000 stazioni (centraline monitoraggio dell’aria, pozzi monitoraggio acque, sonde inclinometriche per controllo geomorfologico del territorio, ecc.) dedicate al monitoraggio costante di 14 componenti ambientali. Secondo lo Studio di Incidenza, le ottimizzazioni del progetto definitivo e le misure di mitigazione e compensazione garantiscono la conservazione della biodiversità e la tutela degli habitat, nonché di specie animali e vegetali rari e a rischio.
Le prossime tappe verso la realizzazione del Ponte saranno il completamento lavori dell’opera propedeutica ferroviaria a Cannitello (dicembre 2011), l’approvazione del Cipe e il contestuale avvio della gara per il reperimento dei finanziamenti (febbraio 2012), la progettazione esecutiva e l’apertura dei cantieri principali (metà 2012). I lavori dovrebbero terminare alla fine del 2018.
Vincenzo Foti link originale
Il progetto definitivo del Ponte, redatto dal Contraente generale Eurolink, comprende le opere d’integrazione col territorio, gli adeguamenti alle sopravvenute norme tecniche e le ottimizzazioni progettuali. Le opere di complementari comprendono:
- una variante ferroviaria in Sicilia, con lo spostamento della nuova Stazione di Messina da Maregrosso a Gazzi e il conseguente allungamento, per circa 3 km in galleria, dei collegamenti ferroviari;
- tre fermate ferroviarie sotterranee per un sistema metropolitano interregionale tra Messina e Reggio Calabria;
- lo spostamento a monte del tracciato autostradale lato Sicilia in corrispondenza degli impianti sportivi della città Universitaria in località Annunziata;
- la nuova Area Direzionale (lato Calabria) progettata dall’architetto Libeskind, destinata a ospitare strutture espositive, commerciali, congressuali e alberghiere.
L’investimento complessivo previsto nel piano economico finanziario sale da 6,3 a 8,5 miliardi, aumento dovuto all’adeguamento tecnico e alle varianti operate sul progetto. Il piano economico-finanziario approvato dal cda di Stretto di Messina conferma l’obiettivo di minimizzare i contributi statali e assicurare il più ampio coinvolgimento dei privati. In linea con il piano del 2009, si prevede di raccogliere sui mercati finanziari oltre 4 miliardi di euro.
Il piano di monitoraggio ambientale predisposto dalla società Stretto di Messina interessa un’area di 78 km quadrati, ovvero circa 20 volte superiore a quella interessata dai lavori, e copre 1.600 km quadrati di area marina. Si sviluppa attraverso una rete di circa 2000 stazioni (centraline monitoraggio dell’aria, pozzi monitoraggio acque, sonde inclinometriche per controllo geomorfologico del territorio, ecc.) dedicate al monitoraggio costante di 14 componenti ambientali. Secondo lo Studio di Incidenza, le ottimizzazioni del progetto definitivo e le misure di mitigazione e compensazione garantiscono la conservazione della biodiversità e la tutela degli habitat, nonché di specie animali e vegetali rari e a rischio.
Le prossime tappe verso la realizzazione del Ponte saranno il completamento lavori dell’opera propedeutica ferroviaria a Cannitello (dicembre 2011), l’approvazione del Cipe e il contestuale avvio della gara per il reperimento dei finanziamenti (febbraio 2012), la progettazione esecutiva e l’apertura dei cantieri principali (metà 2012). I lavori dovrebbero terminare alla fine del 2018.
Vincenzo Foti link originale
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