PROFESSIONI: PROPOSTA DI LEGGE BIPARTISAN SULL'ARCHITETTURA; FREYRIE, CONSIGLIO NAZIONALE ARCHITETTI, "I SUOI PRINCIPI SU CONCORRENZA, INNOVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI GIOVANI SIANO INSERITI NEL DL SVILUPPO"
l'iniziativa di Realacci (Pd), Rampelli (Pdl) e Mantini (Udc) e di altri 138 parlamentari nella direzione auspicata dagli architetti italiani
Roma 11 ottobre 2011. "Alcuni degli elementi fondanti della proposta di legge sull'architettura - quelli relativi a concorrenza, innovazione, investimento sul futuro attraverso la valorizzazione dei giovani - dovrebbero essere inseriti nel prossimo DL Sviluppo: offrono infatti idee e proposte per sostenere, a costo zero, la crescita del nostro Paese".
Lo ha detto il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Leopoldo Freyrie, nel corso della presentazione sulla proposta di legge per la promozione della qualità architettonica sottoscritta dagli onorevoli Realacci, (Pd), Rampelli (Pdl) e Mantini (Udc) e da altre 138 parlamentari di maggioranza e opposizione.
"Una legge per la qualità e i concorsi in architettura - ha detto ancora Freyrie - è un nostro storico progetto che risponde, innanzitutto, al principio che l'architettura non riguarda solo gli architetti o i costruttori ma, soprattutto, i cittadini. Siamo quindi grati agli Onorevoli Realacci, Rampelli e Mantini per aver presentato alla Camera la proposta di legge per l'architettura - frutto anche di un'iniziativa promossa dal quotidiano Il Sole-24 Ore - che prevede che le amministrazioni siano tenute a scegliere la realizzazione delle opere pubbliche attraverso concorsi di progettazione o di idee".
Sulla centralità del concorso nelle opere pubbliche ha sottolineato che esso "pur non essendo uno strumento perfetto è tuttavia l'unico sistema di mediazione tra amministratori, cittadini e architetti per scegliere il futuro delle città. Certo, le Amministrazioni devono snellire le procedure anche in questo settore adottando, ad esempio, le modalità on line che consentono concorsi agili e veloci. Tornare a bandire i concorsi significa, in ogni caso, ridare centralità alla progettazione nel nostro Paese, rendere trasparente il mercato, ma significa, innanzitutto, aprirlo ai giovani professionisti".
"Proprio per fare ciò - ha continuato il presidente degli architetti italiani - e per superare gli sbarramenti legati all'entità del fatturato abbiamo lanciato la proposta dei "Quaderni della giovane architettura" che, sul modello francese, possano permettere ai giovani di accedere alle gare - dalle quali altrimenti sarebbero esclusi - attribuendo ai loro progetti, anche se non ancora realizzati, un punteggio di merito utile ai fini della partecipazione alle gare".
"Il Consiglio Nazionale - ha concluso - auspica che il Governo, e per esso il Ministro Galan, voglia sostenere questa proposta di legge nella consapevolezza che essa è un importante passo in avanti compiuto proprio nella direzione da tempo indicata dagli architetti italiani".
Lo ha detto il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Leopoldo Freyrie, nel corso della presentazione sulla proposta di legge per la promozione della qualità architettonica sottoscritta dagli onorevoli Realacci, (Pd), Rampelli (Pdl) e Mantini (Udc) e da altre 138 parlamentari di maggioranza e opposizione.
"Una legge per la qualità e i concorsi in architettura - ha detto ancora Freyrie - è un nostro storico progetto che risponde, innanzitutto, al principio che l'architettura non riguarda solo gli architetti o i costruttori ma, soprattutto, i cittadini. Siamo quindi grati agli Onorevoli Realacci, Rampelli e Mantini per aver presentato alla Camera la proposta di legge per l'architettura - frutto anche di un'iniziativa promossa dal quotidiano Il Sole-24 Ore - che prevede che le amministrazioni siano tenute a scegliere la realizzazione delle opere pubbliche attraverso concorsi di progettazione o di idee".
Sulla centralità del concorso nelle opere pubbliche ha sottolineato che esso "pur non essendo uno strumento perfetto è tuttavia l'unico sistema di mediazione tra amministratori, cittadini e architetti per scegliere il futuro delle città. Certo, le Amministrazioni devono snellire le procedure anche in questo settore adottando, ad esempio, le modalità on line che consentono concorsi agili e veloci. Tornare a bandire i concorsi significa, in ogni caso, ridare centralità alla progettazione nel nostro Paese, rendere trasparente il mercato, ma significa, innanzitutto, aprirlo ai giovani professionisti".
"Proprio per fare ciò - ha continuato il presidente degli architetti italiani - e per superare gli sbarramenti legati all'entità del fatturato abbiamo lanciato la proposta dei "Quaderni della giovane architettura" che, sul modello francese, possano permettere ai giovani di accedere alle gare - dalle quali altrimenti sarebbero esclusi - attribuendo ai loro progetti, anche se non ancora realizzati, un punteggio di merito utile ai fini della partecipazione alle gare".
"Il Consiglio Nazionale - ha concluso - auspica che il Governo, e per esso il Ministro Galan, voglia sostenere questa proposta di legge nella consapevolezza che essa è un importante passo in avanti compiuto proprio nella direzione da tempo indicata dagli architetti italiani".
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