Lo sconto in fattura viene operato dal fornitore, i contribuenti che hanno appaltato i lavori sull'immobile otterranno un beneficio immediato. Lo "sconto" per i lavori ammessi da decreto "Rilancio" , annulla completamente, l’ammontare della somma da pagare per eseguire i lavori.
L’impresa che esegue i lavori potrà recuperare l’esatto importo riportato in fattura trasformandolo in credito di imposta, che potrà utilizzare essa stessa oppure cedere ad altri soggetti (ad esempio, i propri fornitori di materiali, servizi ed impianti), ma anche alle banche e ad altri intermediari finanziari.
Le banche avranno il loro vantaggio: erogando ad esempio 100.000 euro, dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021, all’impresa fornitrice dei lavori, otterranno in cambio il riconoscimento automatico dallo Stato di un margine aggiuntivo ed ulteriore del 10% rispetto alla somma finanziata (per arrivare appunto al 110% della somma), da recuperare distribuito nei successivi cinque anni fruendo della detrazione consentita. Ogni anno per i successivi 5 anni su 100.000 euro "pagati" all'impresa, la banca rientrerà della somma di 22.000 euro.
Commenti